Biografia
Paola Carosiello nata nel 1967 a Bologna.
La sua riflessione artistica si sviluppa alla fine degli anni 90′ ed è associata al disegno, tecnica a lei particolarmente congeniale. Realizza una serie di pannelli per le ludoteche di Mirano e Villanova nei pressi di Padova. Dopo aver frequentato un corso di pittura a Bologna, e aver partecipato ad alcune mostre collettive, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna e si laurea con una tesi sul paesaggio e sull’evoluzione dell’arte nel verde urbano. Inizia quindi a ricercare un proprio linguaggio pittorico riportando la figurazione al centro narrativo, lontano da sperimentazioni concettuali. Si dedica quindi alla pittura vissuta non come vocazione ma come disciplina, da interiorizzare attraverso lunghi tempi di apprendimento che permettano di padroneggiare, con sempre maggiore confidenza, le varie tecniche e di recuperare, secondo un modello rinascimentale di artista artigiano, la dimensione di Bottega, invasa da odori, da Colori ad olio e acrilici, ricerca di nuove basi pittoriche, disegni preparatori con fusaggine e carboncino. A questo punto nasce l’esigenza di associare alla ricerca formale una ricerca di contenuto che porta l ‘artista a specializzarsi in Comunicazione e didattica dell’Arte; Specializzazione che si conclude con una tesi in Arte-Terapia.
Profonda passione per il percorso di conoscenza vissuto come unico Mezzo per trovare la strada, verso la sorgente di ciò che siamo; ed è per questo che frequenta uno studio di Pittura serale.
Il suo motto è: “Quando il mondo non è abbastanza provate con l’Arte…”
Da sempre ciò che siamo non ci basta: qualcosa manca e i desideri ne vanno in cerca. Per sfuggire agli orizzonti ristretti entro cui sarebbe confinata la nostra vita, ci serviamo dell’Immaginazione quale antidoto alla povertà e alla finitezza di ogni esperienza individuale. Cerchiamo di recuperare, almeno in parte, quella ricchezza di possibilità cui abbiamo dovuto rinunciare per potare una dopo l’altra le successive ramificazioni laterali del nostro essere, cancellando così, con la crescita, quegli abbozzi di Io che avrebbero potuto consolidarsi e acquistare una loro permanenza. Grazie all’Immaginazione, ciascuno può, tuttavia, vivere altre vite, alimentate non solo dal confronto con persone e situazioni reali, ma anche da modelli veicolati dalla Cultura, dall’Arte. Letteratura, Teatro, ArtiVisive ed esperienza riflessa attraverso la filosofia o la storiografia ci rendono partecipi delle infinite combinazioni di senso che gli inevitabili limiti storici e geografici dell’esistenza individuale rendono, di fatto, inaccessibili.